Nuovo stadio Milan a San Donato: il ruolo del Consorzio Quartiere Affari.
In gioco l'asservimento di circa 45.000 mq di aree da destinare a verde pubblico.
Come riporta “il Cittadino” (Link) il Milan starebbe parlando con il Consorzio Quartiere Affari per l’acquisto di un’area di circa 40.000 mq che Sportlifecity (tramite il precedente proprietario) si era impegnato a destinare a verde.
Tuttavia, in base a quanto appreso dallo scrivente, la situazione dovrebbe essere diversa. Com’è possibile leggere dal sito del Consorzio:
“All’inizio degli anni Novanta il Gruppo Eni intraprende in San Donato Milanese un progetto urbanistico ed architettonico innovativo per la realizzazione di un comprensorio costituito da edifici di destinazione ed utilizzo Terziario/Direzionale, Residenziale e Commerciale, affidando l’incarico di progettazione al celebre architetto giapponese Kenzo Tange.Ciò che ne scaturisce è il Quartiere Affari, sviluppatosi su di un’area di circa 30 ettari collocata tra la via Emilia e lo snodo autostradale. La disposizione degli edifici si sviluppa all’interno del Quartiere a raggiera rispetto ad un punto di fuga individuato nelle “torri Agip”, oggi sede Unipol, dal quale si allineano, lungo le direttrici principali, tutti gli edifici
Gli accordi presi con il Comune e sanciti dalla Convenzione di lottizzazione del 14.11.1993 prevedono, tra gli oneri a carico del Lottizzante (Gruppo Eni), anche la realizzazione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie (strade, marciapiedi ed impianti ad esse afferenti, verde), queste destinate all’uso pubblico, con il successivo impegno, sempre a capo del Lottizzante, delle loro custodia e manutenzione.
Nel 1999 viene così costituito il Consorzio Quartiere Affari, a cui partecipano tutti i proprietari di unità immobiliari del Quartiere, avente lo scopo precipuo di “provvedere alla manutenzione e gestione degli spazi, delle opere di urbanizzazione, nonché degli impianti asserviti all’uso pubblico” (art. 3 Statuto)”.
Tecnicamente il Consorzio non è nient’altro che un’aggregazione di soggetti che decidono di formare una organizzazione con cui gestire le iniziative comuni a tutti i partecipanti. Nello statuto di CQA si legge che “Fanno obbligatoriamente parte del Consorzio tutti i proprietari di immobili, lotti, edifici interi o singole unità immobiliari (queste ultime però riunite in condominio e rappresentate unitariamente dall'amministratore del condominio) ricadenti nel comprensorio come sopra individuato ed i loro aventi causa a qualsiasi titolo”.
Come si intrecciano gli interessi di Sportlifecity con quelli di CQA?