Stadio a San Donato: la partita decisiva si giocherà subito in Consiglio Comunale.
Ecco l'iter amministrativo che dovrà seguire Sportlifecity e che precede l'accordo di programma.
Alcune precisazioni sull'iter amministrativo che dovrà affrontare Sportlifecity (quindi il Milan) per la costruzione dello stadio a San Donato.
A fine settembre Sportlifecity ha depositato una variante al Piano Integrato d’Intervento (PII) e negli ultimi tempi si è detto che l'organo deputato ad approvare tale variante sarebbe la Giunta Comunale. Ma è realmente così? Scopriamolo insieme.
Un primo sguardo all’iter era stato affrontato all’interno di questo articolo, che è da considerarsi integrato dall’odierno approfondimento che affronta la prima parte del percorso burocratico. La seconda parte, ossia l’accordo di programma, è stata già affrontata in quest’altro articolo.
L’adozione di una variante al Piano Integrato di Intervento è di competenza del Consiglio Comunale se non risulta conforme al Piano di Governo del Territorio, altrimenti basterebbe la Giunta. Dunque, due strade differenti: quale dovrà percorrere il club rossonero?
Queste le composizioni dei due organi di governo:
Giunta Comunale: composta da sette assessori e dal Sindaco Squeri.
Consiglio Comunale: composto dal Sindaco Squeri, 11 rappresentanti di San Donato Futura, 4 di Sandolab (fin qui la maggioranza), poi 4 del Partito Democratico, 3 di Fratelli d'Italia, una di Insieme per San Donato e uno della Lega (questi ultimi 9 rappresentano l’opposizione).